C’è chi preferisce la velocità e la tonicità rigenerante della doccia, chi invece non rinuncerebbe mai al relax e al piacere che solo un bagno può regalare.
Ma per la nostra salute e la nostra bellezza, qual è meglio?
In realtà non c’è una risposta giusta: vanno bene entrambi, a patto di alcune accortezze.
Tutte da scoprire nel nostro nuovo articolo.
DOCCIA
La doccia al mattino è perfetta per risvegliare il corpo e stimolare la circolazione, mentre alla sera è un vero toccasana per cancellare dal corpo ogni traccia di stanchezza.
L’ideale è sempre fare prima una doccia calda, insaponandosi con cura, per poi concludere con un getto di acqua fredda, donando così una sferzata di energia a tutto il corpo e tonificare la pelle e i tessuti.
La temperatura giusta per una doccia con acqua calda è intorno ai 37 gradi.
In estate, con la pelle abbronzata, la doccia è la scelta migliore e lo è anche per chi ha la cute molto fragile e delicata. Questo perché, a differenza del bagno, l’acqua, ricca di calcare, non perdura troppo tempo a contatto con la pelle indebolendone il film idrolipidico.
La doccia è anche la scelta migliore per l’ambiente e il risparmio sui consumi.
Ovvio però che dipende da quanto tempo stiamo sotto il getto d’acqua.
Per una doccia di circa 7-8 minuti servono 60 litri d’acqua circa, mentre per una doccia di un quarto d’ora 100 litri, praticamente l’equivalente di fare un bagno.
L’ideale è fare una doccia breve di circa 3-5 minuti e se vogliamo prolungare i tempi basterà qualche piccolo accorgimento, come ad esempio chiudere il getto mentre ci insaponiamo il corpo o i capelli, o mentre siamo in attesa che balsamo e creme di bellezza facciano il loro corso.
E la doccia…ti sei mai chiesta quando è nata?
Antichi ritrovamenti hanno dimostrato che rudimentali tecniche di lavaggio dall’alto erano già presenti nell’antico Egitto e in Grecia. Questo tipo di lavaggio però non era associato all’igiene del corpo quanto piuttosto alla purificazione dell’anima. Lo scendere dell’acqua dalla testa fino ad arrivare ai piedi diventava un gesto simbolico: l’acqua cancellava i peccati e l’anima ritrovava la sua serenità e la sua purezza.
Solo nel XIX secolo nacque la doccia come la intendiamo oggi, ovvero come strumento di pulizia rapido ed efficace.
Fu il medico francese Merry Delabost a inventarla nel 1872. Medico della prigione Bonne-Nouvelle di Rouen, la introdusse per garantire un miglior livello di igiene ai carcerati. Erano docce collettive, ma il flusso era individuale.
Ben presto si diffusero nelle caserme come pratica obbligatoria, ma si trovavano sempre all’esterno. Con il tempo sono diventate una presenza fissa e necessaria all’interno delle case, riducendo così il dispendio d’acqua, diminuendo le malattie infettive e aumentando l’igiene delle persone.
Il bagno è un rituale antichissimo ed è la scelta migliore per regalarsi un vero momento di relax e per sciogliere le tensioni.
Il momento migliore per farlo è la sera, soprattutto in inverno.
D’altronde, quale modo migliore per riscaldarsi se non immergersi nel tepore di una vasca da bagno fumante?
I vapori sprigionati dall’acqua, inoltre, favoriscono la vasodilatazione: così facendo aprono i pori permettendo una pulizia profonda e liberando nel contempo le vie respiratorie.
Se ti concedi il bagno ogni tanto, allora non porti freni: riempi la vasca di nuvole di schiuma e immergiti dimenticandoti dell’orologio. Per rilassarti ancora di più, accendi anche qualche candela e metti in sottofondo la tua musica preferita.
Se invece ami fare il bagno molto spesso, ricordati che l’acqua non deve mai superare la temperatura di 40 gradi (l’ideale è 37-38 gradi) e di non stare in acqua per più di 15 minuti.
Non esagerare con la schiuma e insaponati solo alla fine del bagno, in modo da non seccare la pelle. L’ideale è anche concludere il bagno con una brevissima doccia fredda, in modo da richiudere i pori e dare una sferzata di energia al tuo corpo.
Dopo un bagno è sempre meglio spalmarsi una crema idratante per idratare e nutrire la pelle.
Il bagno è l’ideale per chi ha la cute grassa, in quanto permette una migliore pulizia, soprattutto se si utilizzano anche spugne naturali ed esfolianti che favoriscono il ricambio cellulare.
Il piacere dell’immersione nell’acqua ha conquistato numerose celebrità e figure storiche del passato: da Cleopatra, che amava immergersi nel latte d’asina a Lucrezia Borgia, da Paolina Borghese, prima moglie di Napoleone, a Marilyn Monroe, che dichiarava di amare fare il bagno in una vasca riempita di champagne.
Dal punto di vista del risparmio e dell’ambiente però, il bagno non è la scelta migliore, perché per riempire una vasca si consumano più di 100 litri d’acqua.
L’ideale, perciò, è concedersi questi momenti di relax non troppo spesso, così da farli diventare ancora più preziosi.
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